10 Luoghi del Cilento da non perdere

Consulta la nostra guida per scoprire cosa visitare di questa terra magica soggiornando a Marina di Camerota.

Marina di Camerota: incastonata tra promontori rocciosi a strapiombo sul mare, ai piedi di colline disseminate da antiche torri difensive e da estesi uliveti secolari, è la frazione più popolosa del Comune di Camerota; è una delle mete del Cilento più frequentate, preferita dal turismo balneare per la bellezza delle spiagge (certificate con le cinque vele di Legambiente e Touring), per il mare cristallino e per la costa ricca di grotte naturali scavate nella roccia.

Acciaroli, Pollica e Pioppi: ad Acciaroli, borgo ricordato per i soggiorni di Hemingway, sorge la chiesa dell’Annunziata del 1187 e i resti di un’antica torre di difesa angioina con la base quadrata. Nel paese di Pollica sono presenti il Castello medievale del 1290, la cappella di S. Pietro del 1524 e il convento di Maria SS. delle Grazie del 1611. Nella frazione di Pioppi troviamo il Museo del Mare e un importante Centro velico dedicato ai diversamente abili.

Velia/Elea: si tratta di un importante sito archeologico fondato verso il 540 a.C. da coloni focei (al tempo dei Greci era denominata Elea, mentre i Romani la ribattezzarono Velia); oggi della città antica si osservano gli scavi iniziati da Amedeo Maiuri nel 1921 e continuati poi negli anni Cinquanta e Sessanta, e i resti delle porte della città (Porta Rosa e Porta Marina), di un edificio termale, dell’acropoli, dell’agorà e del santuario di Poseidon Asphaleios.

Grotte di Pertosa-Auletta: si tratta dell’unico sito speleologico in Europa dove è possibile navigare su un fiume sotterraneo; la visita prevede un viaggio di oltre un chilometro, con 400 metri da percorrere in barca, per giungere alla cascata interna e visitare la Sala del Paradiso, per poi continuare sul ramo settentrionale scoprendo la maestosità della Grande Sala, le particolarità della Sala delle Spugne e il fascino del Braccio delle Meraviglie.

Certosa di S. Lorenzo di Padula: il complesso in stile prevalentemente barocco, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1998, conta circa 350 stanze e occupa una superficie di 51.500 metri quadrati di cui 15.000 impegnati solo dal chiostro, tra i più grandi del mondo, il quale, costruito a partire dal 1583, si sviluppa su due livelli: in basso, il portico con le celle dei padri e in alto, la galleria finestrata utilizzata per la passeggiata settimanale.

Grotte di Castelcivita: note anche come Grotte di Spartaco, si estendono per svariati chilometri nel massiccio dei Monti Alburni, nei comuni di Castelcivita e Controne, ma solo 1700 metri sono accessibili; si tratta di un complesso di cavità carsiche particolarmente ricche di stalattiti e stalagmiti dalle mille forme; con un totale di circa 4800 metri di lunghezza, rappresentano uno dei complessi speleologici più vasti dell’Italia meridionale.

Teggiano: l’attrattiva principale è rappresentata dalle alte mura medievali che permisero alla città di difendersi dagli attacchi del Re di Napoli; tra i tanti edifici religiosi ricordiamo il convento di S. Francescodel XIV sec. e il Museo diocesano S. Pietro del XII secolo. Da visitare il Museo delle Erbe suddiviso in differenti sezioni (medicina naturale, micologia, erbario naturale, etnobotanica) e il Museo degli usi e delle tradizioni del Vallo di Diano.

Monte Cervati: la natura geologica del massiccio (il più alto della Campania con i suoi 1899 metri e situato nel territorio comunale di Sanza) mostra la morfologia caratteristica di un ambiente carsico, con inghiottitoi, sorgenti freschissime e corsi d’acqua temporanei; il monte mostra le sue pareti a strapiombo, incise da profondi canaloni e numerosi torrioni e guglie. Sulla cima vi sono una cappella e una grotta dedicate alla Madonna della Neve.

Capo Palinuro: località dal mare cristallino con spiagge ampie e sabbiose che si alternano a tratti rocciosi accessibili solo via mare; meritano una visita la spiaggia del Buon Dormire, la spiaggia dell’Arco Naturale e la spiaggia del Mingardo dove è possibile prendere a noleggio i pedalò per andare alla scoperta di gioielli naturali altrimenti inaccessibili; non mancano i ristoranti dove poter gustare la tipica cucina cilentana e ottimi piatti a base di pesce fresco.

Porto Infreschi: gioiello marino del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano rimasto ancora miracolosamente immune agli insediamenti umani; un angolo di paradiso al centro del quale si apre un approdo naturale, meta di numerosissimi diportisti durante la stagione estiva, protetto da bancate rocciose contro di cui si rompono le spumeggianti onde del mare; in queste acque sono stati spesso avvistati dei delfini, attirati dalla straordinaria abbondanza di pesce.

L’Hotel Santa Rosalia è il luogo ideale per godere dell’ospitalità e dei sapori tipici del Cilento e la base perfetta per visitare i luoghi più caratteristici di questa terra dal fascino autentico.